Intervista ad Emanuele del Sor.Wisarut di Pai
Muay Farang corre veloce e ogni mese ci sono nuovi Promoter che cercano la nostra collaborazione, nuovi pugili che vogliono essere promossi e Camp Thailandesi che auspicano una collaborazione di vario genere. Muay Farang nasce da una filosofia che chi ci segue conosce benone, questa filosofia l’abbiamo casualmente ritrovata al Sor.Wisarut un campo che si trova a Pai, nel profondo Nord e che per il solo fatto che è gestito da un Italiano è “Muay Farang’ di fatto .
Gli abbiamo chiesto di raccontarci la sua interessantissima storia e lo ha gentilmente fatto :
>Mi chiamo Emmanuele Corti ho 32 anni sono originario di Trieste e vivo con mia moglie Supannee (Mam) a Pai, un piccolo paese 130 km ad est di Chiang Mai vicino al confine birmano, divenuto famoso negli ultimi anni per le attività di eco trekking presso le tribù di montagna e il rafting.
Ho fatto spola fra questo paese,l’Australia e l’Italia negli ultimi dieci anni per dedicarmi ai combattimenti e poi ho deciso di trasferirmi in Thailandia. Io e mia moglie vogliamo seguire insieme la nostra grande passione per la Muay Thai e considerando che ci siamo conosciuti in un camp abbiamo finito per rilevare proprio una palestra.
Mia moglie conosceva qui un piccolo camp situato appena fuori dal paese e personalmente il suo proprietario, Mr. Wisarut, il quale non poteva piu’ occuparsi a tempo pieno in quanto intenzionato a impegnarsi in politica e cercava qualche persona volenterosa che potesse subentrargli mantenendo il suo spirito, ovverosia formare giovani pugili.
La palestra di per se’ era molto Thai style, un paio di sacchi rotti e copertoni, un piccolo specchio, ed un ring coperto da un tetto di foglie…tutto mancava in effetti, ma per me c’era la cosa che più mi interessava, molti giovani thai, rifugiati burmesi e delle tribù di montagna che la frequentavano assiduamente.
Quindi, trovato l’accordo con Mr. Wisarut, ed assicurato lo stesso che avrebbe sempre potuto partecipare attivamente alla vita della palestra e che avrei puntato soprattutto al lato sportivo piuttosto che vendere lezioni ai farang che volevano vivere un’esperienza “cool ed esotica” per pubblicare foto su facebook, dopo aver sistemato un pò la struttura e resa più funzionale siamo partiti con due trainer.
Devo ammettere che all’inizio c’era molta diffidenza nei confronti di un farang che possedeva, faceva l’angolo e spesso persino aiutava ad allenare i ragazzi thai per gli incontri (cosa mai vista prima in questa remota zona della Thailandia), ma in poco più di tre mesi siamo riusciti a mettere assieme un bel gruppetto sia di ragazzi che di ragazze dagli 11 ai 19 anni diventando una delle “Kai Muay” più produttive della provincia.
Assieme al gruppo dei locali alleniamo anche studenti stranieri con due sessioni giornaliere, sempre puntando e favorendo il lato agonistico che quello meramente commerciale, ed abbiamo riscosso risultati incoraggianti sia in campo maschile che femminile in diverse promozioni nelle Thailandia del Nord contro quotati atleti locali.
Ad oggi abbiamo come allenatori Sakmongkon Sor. Pleonchit (Head trainer-Muay Mat), Denyaso F.A. Group e Mr. Wisarut (aiuto allenatori-Muay Kao e Fimeau), mentre io mi occupo prettamente della preparazione atletica in quanto ancora in attività. Il prossimo incontro sarà in novembre a Maehongson contro un Thai emergente.
Quest’anno abbiamo migliorato l’attrezzatura ed ampliato strutturalmente il nostro piccolo camp ed offriamo altresì 3 bungalow per gli studenti stranieri a lungo termine, assieme all’apertura di un piccolo ristorante che serve Thai food, ed abbiamo anche iniziato una collaborazione con il tempio e la scuola locale per promuovere la muay thai per dare un’alternativa ai ragazzi provenienti dalle situazioni più difficili.
Cosa ne pensi dell’Idea e del progetto Muay Farang?
>In molti anni che ho vissuto in Thailandia, ritengo che Muay farang sia stato il primo management in grado di dare reale visibilità e valorizzare con continuità i combattenti stranieri in un ambiente notoriamente chiuso come la Muay Thai made in Thailand .
Per la prima volta ho visto offerti match making con reali opportunità di crescita per i nostri pugili ( farang ) e non i soliti show per esaltare le qualità dei Thai messi a confronto con opponenti farang non ancora maturi e il più delle volte mandati al massacro da manager e promoter senza scrupoli.
Il mio unico rammarico è che questo progetto non sia iniziato 10 anni fa quando ho mosso i miei primi passi in questo paese, infatti avrei sicuramente aderito e reso la mia carriera assai più facile.
Muay Farang ringrazia Emanuele, Mam e tutto il Sor.Wisarut Muay Thai e chissà che non diventi presto Sor. Wisarut Muay Farang, ne saremmo orgogliosi!!
Chock Dee