Il punteggio nella Muay Thai
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Guida pratica sull’assegnazione dei punteggi
nella Muay Thai “vera” Thailandese.
Roberto Gallo Cassarino – Muay Farang
Disclaimer!!! Questa guida è interamente basata sulla mia esperienza personale in Thailandia e legata alla miriade di match a cui ho assistito nei migliori stadi e circuiti Thailandesi. Non rappresenta, quindi, qualcosa di assoluto. Il sistema che indicherò per il calcolo del punteggio nella Muay Thai NON deve essere trattato come ‘regola’ assoluta.
I punteggi in Thailandia non vengono regolati in base al regolamento scritto nei vari siti (incluso quello del Lumpinee) perché di fatto si tratta solamente del regolamento cosiddetto “internazionale”.
Questa differenza deriva dal fatto che i Thailandesi sono consapevoli di quanto sia difficile per arbitri ‘non Thai’ (Farang) giudicare con il metodo Thailandese, in quanto molto complesso e molto basato su una valutazione olistica del match.
“Fondamentale è comprendere che il giudizio nella Muay Thai non è la semplice somma dei colpi puliti a segno, come per il pugilato e la Kick Boxing, ma una sintesi olistica del match.”
Quindi il giudizio deve considerare l’aspetto fisico, mentale e spirituale dei due pugili come un tutt’uno e decidere chi è risultato superiore in quel confronto dall’inizio alla fine ma soprattutto alla fine. Infatti, chi ha terminato il confronto dominando ed esprimendo maggiore energia, forza e tecnica sia nell’infliggere danni all’avversario che nel rendere (anche solo apparentemente) innocui quelli dell’avversario, in generale ha vinto il match a prescindere dal mero conteggio dei colpi a segno.
Ovviamente quest’affermazione molto ‘eccessiva’ serve a introdurre quanto segue:
Fattori chiave per l’assegnazione dei punti nella Muay Thai
Self-Control e aggressività sono un metro importante di giudizio
ATTEGGIAMENTO vincente:
Intanto bisogna comprendere che c’è una netta differenza “estetica” tra la Muay Thai in Thailandia e nel resto del mondo. Gran parte di questa differenza consiste nel modo in cui i combattenti Thai si affrontano, stando uno di fronte all’altro e contendendosi lo spazio ravvicinato per scambiarsi colpi in un modo che, a volte (soprattutto nei primi due round), può sembrare “a turno”. Questo è proprio uno stile di combattimento ‘idoneo’ a dimostrare ai giudici di conoscere lo stile Muay Thai ‘vero’.
-Calci e ginocchiate devono però essere portati con un buon controllo – prima, durante e dopo aver colpito.
Per questo durante il match è bene tenere sempre sotto controllo la posizione e l’equilibrio del pugile.
Come mostrare di essere il pugile più forte:
-Se, nonostante si abbia una gamba bloccata, si controlla l’avversario e si riesce a non cadere a terra, rimanendo composto e coperto dalla guardia, anzi, si attacca anche di pugno, il punto è guadagnato nonostante si abbia la gamba bloccata dall’avversario. In sostanza, catturare una gamba da un calcio non significa nulla se non sì e poi in grado di colpire l’avversario o farlo cadere. Anzi, se si finisce per guardarlo e incassare i suoi pugni, si perdono punti.
Anche in clinch il pugile che controlla l’avversario e non lo lascia lavorare mantenendosi in posizione più alta ottiene punti, anche se porta una sola ginocchiata ma in centro pancia e magari spinta dentro.
Negli sbilanciamenti, se il pugile che cade a terra, cadendo solleva entrambe le gambe (in volo) quel pugile verrà seriamente penalizzato dal punteggio.
Una altra grande differenza è la gestione dei round. Infatti nella Muay Thai su 5 round i pugili ‘esperti’ si distinguono anche da come gestiscono in maniera ‘pianificata’ e diversa ogni round.