Wai Khru- Ram Muay
La Wai Kru e la Ram Muay
La Wai Kru è la prima parte della danza, durante la quale il combattente cammina lungo il perimetro delle corde, fermandosi e inchinandosi ad ogni angolo. L’atto ha come simbolismo un “sigillo” contro l’ingresso di sfortuna e di protezione del combattente durante il match. Il combattente successivamente va al centro del ring e s’inchina verso il proprio angolo, dove si trovano i suoi allenatori. Unisce a sua volta i guanti di fronte al volto, rappresentando il Wai e comincia a inclinarsi effettuando preghiere buddiste.
Ripete per tre volte il movimento per rendere omaggio alle tre identità situate su diversi livelli. Onore di Buddha, Sangha (ordine di monaci) e Dharma (gli insegnamenti del Buddha). Allo stesso tempo, egli rende grazie al suo maestro, al suo campo e agli antenati combattenti. Dopo la Wai Kru, il combattente inizia ad effettuare la Ram Muay, una lenta serie di movimenti stilizzati eseguiti a ritmo della musica in direzione dei quattro lati del ring alla ricerca di protezione.
Questa serie di movimenti e specifica per ogni persona, ovvero la danza è diversa per ogni atleta. Alcuni lottatori incorporano movimenti che indicano la propria provincia di provenienza (Thailandia), mentre altri aggiungono semplicemente mosse personali.
Nel tempo la Ram Muay è diventata uno spettacolo aggiuntivo per pubblico amante delle tradizioni e della “vera” Muay Thai. Per il pugile farang è sopratutto un momento di concentrazione e preparazione mentale al combattimento. Nei grandi stadi di Bangkok è quasi d’obbligo fare la Ram Muay, come è d’obbligo l’uso del Mongkhol e i Prajaht , tuttavia il più noto farang di tutti i tempi, Ramon Dekkers, non faceva la Ram Muay e non indossava Mongkhol e Prajaht.